Articolo scritto da Vincenzo Valenza
Origine Etimologica
Anticamente si pensava che il termine"prestigiatore" derivasse dal termine prestidigitazione, molto diffuso prima, in realtà questo è un falso etimologo creato nell'ottocento dal manipolare francese Jules de Rivèle, attribuendo a sé questi appellativi. La vera origine del termine prestigiatore, deriva dal latino e "Praestigiator", il cui significato era appunto prestigiatore, ciarlatano o imbroglione. A sua volta questo termine deriva da un altro termine latino, ovvero "Praestigiae" il cui significato era inganno o illusione.
Antico Egitto
L'illusionismo è un’arte molto antica, e come tale è molto difficile riuscire a risalire alle sue origini, infatti poteva capitare che nel corso del tempo le fonti venissero distrutte, perse o danneggiate. Gli storici della magia fanno risalire quest'arte alle antiche civiltà, tra cui gli egizi. Sono stati ritrovati diversi papiri che testimoniano la presenza di "maghi"che intrattenevano le caste reali ed erano in grado di fare straordinarie imprese. In un papiro molto antico, conosciuto con il nome di papiro di Westcar, scoperto nel 1839 dal collezionista inglese Henry Westcar.
Vengono citati tre maghi (Ubainer, Giaigia-em-Anekh e Djedi) che si "esibivano" alla corte
del faraone Cheope. Si racconta che il primo fosse in grado di creare un vero coccodrillo da una statua di cera, il secondo fosse in grado di svuotare interi laghi per recuperare talismani perduti e il terzo riusciva a bere 100 boccali di birra, e non solo, pare che il terzo mago, Djedi Dedesnefru, riuscisse a fare straordinari esperimenti alla corte del faraone. Ad esempio riusciva a tagliare le teste a due oche, una nera e l'altra bianca, e poi le riattaccava, la testa nera sull'oca bianca, e la testa bianca sull'oca nera e in seguito le lasciava libere.
Di sicuro non avevano nulla da invidiare ai moderni maghi da scena, non credete anche voi?
Piccola curiosità, nella religione Egizia c'era anche il dio Toth, descritto come divinità della Magia oltre che della Luna, della sapienza, della scrittura, , della misura del tempo, della matematica e della geometria. È rappresentato sotto forma di ibis sacro, uccello che volava sulle rive del Nilo, o sotto forma (meno frequente) di babbuino.
Inoltre era protettore degli scribi.
Rubrica curata da Vincenzo Valenza
Comments