A cavallo tra il XIX e il XX abbiamo delle figure artistiche molto importanti nel mondo dell'illusionismo, la cui eco risuona ancora oggi.
Iniziamo con Howard Thurston (1869-1936), ebbe una infanzia difficile, tuttavia la sua vita cambiò quando assisteste a uno dei spettacoli del grande Herrmann.
Decise di intraprendere la carriera di mago da palcoscenico. Molto abile nella manipolazione delle carte e nei giochi di destrezza, riuscì perfino a ingannare Leon Herrmann (il nipote di Alexander Herrmann), nel 1898. Dal 1900 al 1905 fece una tournée in Europa, riuscendo a incandare personalità importanti dell'epoca come il Re Edward VII l'imperatore di Germania, lo Zar di Russia.
Nel 1908, durante una cerimonia, Harry Kellar si tolse il suo mantello e lo mise sulle spalle del giovane Thurston, proclamandolo ufficiale come suo successore. Il grande show di Thurston si chiamava "The Woder of The Universe", dalla durata di tre ore e durante i viaggi occupava 8 vagoni merci, per un totale di 40 tonnellate di attrezzature e oltre 12 assistenti. La sua carriera professionale durerà 28 anni. Scrisse diversi libri tra cui "Howard Thurston's Tricks With Carda", "50 New Card Tricks" e anche aggiunse anche il gioco "Rising Carda" nel libro del Professor Hoffmann "Modern Magic". Senza dubbio ricordiamo anche Harry Houdini (1874-1926) il cui nome originale era Erik Weisz, è stato un illusionista e attore austro-ungarico successivamente naturalizzato statunitense. Uno dei più grandi escapologi di tutti i tempi, famoso in tutto il mondo. All'età di 4 anni si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti. La sua carriera da prestigiatore inizia nel 1891, riscuotendo però poco successo. Come nome d'arte scelse Harry Houdini, in onore ad grande padre dell'illusionismo francese Jean Eugène Robert-Houdin, italianizzandolo in onore agli illusionisti italiani, nel 1913 riuscirà a farlo diventare il suo nome legale. Nel 1893 incontra Wihelmine Beatrice "Bess" Rahner, colei che diventerà sua moglie e la sua assistente. Inizialmente Houdini si approcciò alla prestigiazione classica, in particolar modo con le carte , autoproclamandosi "The King Of Cards" ( piccola curiosità, il famosissimo "Erdnase Color Change" che si trova nel libro "The Expert At The Card Table", in realtà venne inventato da Houdini stesso, la possiamo trovare in "Magician's Handbook" del 1901 e anche in "Elliott's Last Legacy" del 1923). La sua grande occasione avviene nel 1899, in cui si esibisce in un numero con le manette e nel giro di pochi mesi si esibì nei migliori teatri degli Stati Uniti riuscendo ad entrare nel circuito di spettacoli di Vaudeville e nel 1900 si esibi in Europa, al suo ritorno dopo quattro anni era diventato una leggenda. Ebbe un grandissimo successo grazie alle sue imprese, infatti riusciva a liberarsi da manette, catene, corte e camicie di forze, sotto agli occhi degli spettatori increduli. Nel 1913 presento uno dei suoi numeri più famosi, ovvero la cella della tortura cinese con l'acqua. Houdini si rifiutò sempre di eseguire alcuni giochi, come ad esempio "Il Proiettile Preso Al volo", dato che lo considerava troppo pericolo.
In alcune imprese rischiò anche la vita, ad esempio provò un esperimento escapologico chiamato "La Sepoltura Prematura", in il performer si fa seppellire vivo dentro a una cassa di legno, Houdini era convinto di farcela anche perché aveva provato il numero diverse volte, commise però un errore, non aveva calcolato il peso della terra sopra alla bara, riuscirà ad riemergere per miracolo, deciderà in seguito di non eseguire mai più dell'esperimento. Oltre ad essere stato un grande uomo di spettacolo, Houdini era famoso per la sua crociata contro lo spiritismo e i medium che lui considerava ciarlatani, la preparazione tecnica nelle arti della prestigiazione gli permise di svelare molte frodi che avevano ingannato molti scienziati e accademici del tempo, tante che per questo si interruppero i rapporti di amicizia con Sir Arthur Conan Doyle. Smascherò molti presunti sensitivi che in cambio di compenso facevano delle presunte sedute spiritiche per farli comunicare con i loro cari. Molti sostenevano che Houdini avesse delle doti paranormali e per smentirli, si esibiva pubblicamente nella liberazione di diversi oggetti di costrizione e scrisse anche dei libri dove rivelava alcuni dei suoi segreti. Houdini morirà il 31 ottobre del 1926 di peritonite, in seguito alla rottura dell'appendice, si pensa che questo si stato dovuto a causa di alcuni colpi ricevuti a seguito di alcune dimostrazioni che Houdini dava, infatti non era raro che occasionalmente dava delle dimostrazioni del genere dato che per eseguire certi esperimenti di escapologia era necessaria una certa prestanza fisica. Purtroppo però qualcosa andò male, molti pensano che illusionista sia stato colpito a sorpresa, quanto ancora non era pronto a ricevere i colpi e quindi causando le lesioni che gli saranno fatali. Pochi sanno che Houdini era anche un eccellente nuotare, che per poco non partecipò alle olimpiadi. Figura invece poco conosciuta è quella di Fedenc Dezso Weisz, conosciuto come Theodore Hardeen (1897-1945) nonché fratello minore del grande Houdini.
Come il maggiore anche lui si diede alla prestigiazione e alla escapologia. Iniziò ad esibirsi, insieme al fratello, nel 1893 con il nome di "The Brothers Houdini". Hardeer è stato il primo mago a concepire di scappare da una camicia di forza davanti a un pubblico, ma a differenza del fratello che doveva disarticolare entrambe le spalle per riuscire a liberarsi, Hardeen riusciva a farlo disarticolando solamente una spalla. Come il fratello anche Hardeen era molto scettico per quando riguarda lo spiritismo e insieme all' amico Julien Proskauer (1893-1958) prestigiatore e scrittore americano, riuscirono a smascherare molti medium. Il 29 maggio 1945, durante il suo spettacolo finale Hardeen nominerà come suo successore il suo assistente capo Douglas Geoffrey, che continuerà a esibirsi con il nome di "Hardeen Jr." fino alla sua morte avvenuta nel 1990 all'età di 82 anni. Theodore Hardeen invece morirà due settimane dopo a quell'evento, a seguito di una complicazione durante un'operazione chirurgica, all'età di 69 anni.
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